Partigiani della prostituzione (2)

I Partigiani della Costituzione sono usciti sconfitti dalle urne, e com’era prevedibile i loro avversari si stanno ora dedicando in tutta tranquillità a mandare la Costituzione a puttane. La petizione che è stata lanciata per protestare contro questo scempio potrà forse aiutare i cittadini a sfogare la loro rabbia, ma difficilmente avrà qualche effetto sul corso degli eventi.

Se in questo momento in Italia ci fosse un governo, potremmo almeno prendercela col governo. Visto che non c’è neppure quello, probabilmente non ci resta che piangere.


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4 commenti

  1. Caro il mio Bue, immagina che le cose siano più complesse e terribili. Cerco di proporre questa lettura agghiacciante dell’oggi. Grecia docet. Che succede in Grecia? Succede che il famigerato fmi chiede e ottiene ciò che ha chiesto e ottenuto bene in africa; il pareggio di bilancio, anche risicato e la bancarotta sociale e materiale del paese cui è stato richiesto, tagli, licenziamenti, che oggi consistono nell’eliminazione fisica di centinaia di persone. Non ho dati per dimostrare che il paese in questione è magari ricco di bauxite o acqua di colonia. Non importa a conti fatti. Che succede in Turchia. O in Russia. Qualcosa di simile ma la Turchia e la Russia sono forti e ai forti non si dice nulla, anzi li si usa. Quindi si fa vincere sempre un governo fascista, ecco coem il fascismo di qualunque natura fenomenica è indispensabile, che deporta ad arte milioni di contadini semialfabeti dall’anatolia, li installa nella capitale vera del paese, la bella libera istambul e li paga, bollette, affitti, ospizi per le nonne, stipendi, ( dati di fotne certa) perchè siano riconoscenti e mantengano in essere il gradito ai signori della guerra, Erdogan (Putin non dissimile): sono i suoi grandi elettori, gente con le cioce e il fazzoletto in testa, gente che crede nelle streghe, in maometto, nel padrone sono me, e il gioco è fatto. Io credo che l’Iran con la tuta da nuoto da sei chili sia una soluzione non un problema: un Iran che gira bene, non serve al progetto di molti che conquidono i pochi, come in qualunque guerra. Sì perchè di guerra credo si tratti, non lo dico solo io, la 4° la più terribile. La guerra economica. Fronte a 7 miliardi di essere umani urge sfoltire la schiera delle bocche. Tutto serve per tenere in pugno le redini del pianeta, governacci, berlusconi, erdogan, putin, e chi più ne ha più ne metta, persino Letta, o non si spiega il consenso, l’adorazione, l’indefettibile certezza del vertice nella giusta via. HAnno capito o è stato loro spiegato che all’Italia si offre il destro e il sinistro per sopravvivere al progetto di darwinismo economico in atto da quanto, dieci anni non so di preciso; so che non sporca, inquina un po’, non è necessario mobilitare il genio ferrovieri né Eichmann ma è una soluzione finale, chi resiste alla pressione monetaria e fiscale, vince per un po’ e resta in gioco, con qualche sfoltimento, chi soccombe, vedi Grecia, torna indietro ma oltre la casella di partenza di questo lugubre monopoli. Dell’italia si dice che non è a rischio grecia, perchè? Ma la domanda è un altra, è chi vince? IL fmi, non so, non credo che sia così forte da essere un organismo che si sta costituendo in sovranazione di supersquali come nei film di fantacienza: però potrebbe essere. Non lo so, le mie sono ipotesi di un massacro. Ma se guardiamo ai fatti, osserviamo che due grosse masse cancerose stanno bene ai danni di molti. Stati Uniti e Cina (il paragone con il cancro non mi pare iperbolico, la cina soprattutto è un cancro antropologico): in entrambi i paesi la morte per povertà di pochi milioni di individui all’interno è un successo della medicina. Importante che le grandi companies, quelle che tengono in piedi quel sè stesso che è il sistema capitalistico di rapina attuale dimostrino, cifre alla mano, che le cose vanno bene. E vanno infatti. Obama e il comitato centrale del partito possono vantare traguardi di benessere achi di dovere, tali da garantire loro la sopravvivenza oggi il dominio dle pianeta domani. In mezzo c’è l’attesa messianica del papa o dei fratelli mussulmani. È un’interpretazione beninteso. E non sono che un letterato io. Se vuoi leggi il mio Auto Sacramental, è un drammone a forti tinte, visto che ti occupi di Brecht con contorno, ti lascio il link
    http://www.ipoc.it/Auto-sacramental.shtml

    Un caro e rispettoso saluto

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  2. Mi scuso peraltro dei molti refusi. Faccio sempre fatica a vederli al momento della spedizione e me ne accorgo dopo, quando il testo è pubblicato. Mi dispiace

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  3. dascola

     /  4 agosto 2013

    Segnalo il blog http://www.biuso.eu/ e il post Decaduto dall’incarico. Cordiali saluti

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