Ancora qui

Fedele al vecchio motto “scrivi poco, scrivi fuoco”, Bue punto zero per parecchio tempo non si è fatto sentire. Molto di ciò che ha pubblicato in passato è tuttora valido, e questa circostanza ha reso a lungo superfluo lo sforzo di aggiungere nuovi articoli.

L’incombere di nuove elezioni rende particolarmente attuali i numerosi messaggi che sono stati indirizzati agli elettori di Berlusconi (ad esempio questo), nonché l’articolo nel quale avevamo lasciato spazio nientemeno che a un elettore (ex elettore?) leghista. Anche le considerazioni sulla minestra putrida (si intende la coalizione che comprende Forza Italia e Lega) sono ancora valide, anzi il disgusto viene acuito dall’aggiunta massiccia di addensanti quali razzismo e xenofobia.

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Tu che hai votato Berlusconi

Vieni qui, siediti, facciamo due chiacchiere tra amici.

Ehi, non fare finta di niente, dico a te. Coraggio, avvicinati. È comprensibile che non ti vada di parlarne: si sa che è una di quelle cose che chi l’ha fatta preferisce non confessare; ciò non toglie che ci sia chi persiste nel farla. Ancora a maggio dell’anno scorso a Milano ventottomila persone hanno scritto il suo nome sulla scheda, così tante che non basterebbe una settimana per prenderle tutte a schiaffi.

Capisco il tuo imbarazzo, non è facile accettare di essere stati presi in giro. Tu forse sei tra quelli che si giustificano sostenendo di essere stati ingannati. Può darsi. Ci sarà pure qualcuno che ha prestato fede alle promesse che ha sbandierato in campagna elettorale, fesserie del tipo “meno tasse per tutti” o “un milione di posti di lavoro”. Be’, purtroppo non è andata come avrebbe voluto farti credere. Ha profuso la maggior parte del suo impegno a salvare se stesso e qualche suo amico dalla galera, lasciando che il resto del Paese andasse a puttane. Lui invece festeggiava la tua dabbenaggine invitando amici e amiche a cene sobrie ed eleganti.

Aveva anche detto che si sarebbe levato dalle scatole. Molti lo speravano, pochi ci credevano. Certo la situazione oggi è diversa rispetto alle altre volte. Ora si sta giocando il tutto per tutto. Se gli andrà male, quasi certamente nel giro di poche settimane le televisioni e i giornali annunceranno la sua dipartita. Non crederci: ricorda che il suo medico personale aveva dichiarato che è “tecnicamente immortale”. Quel giorno sarà tumulata in mondovisione una statua di cera, mentre lui, appesa al chiodo la faccia di gomma, se ne starà beato a prendere il sole in qualche paradiso tropicale, lasciando agli eredi tutte le grane.

E se invece gli andasse bene? Ci hai pensato?

Non far finta di niente, non limitarti a scrollare le spalle. Il problema non è lui, sei tu. Tu ci hai cacciati in questo pasticcio, tu devi tirarcene fuori.  Come? Innanzitutto meditando sui tuoi errori. Rifletti, e tira fuori tutto ciò che il tuo inconscio ha cercato di rimuovere. Perché lo hai votato? Ci sarà pure un motivo. Anch’io, per fare un esperimento, ci ho provato. No, no, che hai capito? Io mica l’ho mai votato. Ho solo provato ad immedesimarmi in un suo elettore. E sai che cosa ne è venuto fuori? Ecco, l’unico motivo per votarlo che ho potuto concepire è: per evadere le tasse. Ora provaci tu, ma non raccontare le stesse balle che racconta lui in campagna elettorale: cerca di trovare il vero motivo, per quanto riprovevole possa apparire.

Mentre ci pensi, ti anticipo che questo è solo l’inizio. Dovrai proseguire con una specie di terapia di gruppo. Dovrai contattare, fra i tuoi conoscenti, quelli che hanno commesso il tuo stesso errore, e che magari ora si apprestano a ripeterlo. E spiegare loro come sei uscito dal tunnel. Per esercitarti, comincia da qui. In fondo a questo articolo trovi la possibilità di lasciare un commento anonimo. Racconta la tua storia: dopo aver riflettuto coscienziosamente, dicci come hai iniziato e come ne sei venuto fuori. Tu ti sentirai sollevato, e altri potrebbero seguire il tuo esempio.



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Pudenda #11 – Feccia Edition

  1. Silvio Berlusconi
  2. Fabrizio Cicchitto
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  4. Maurizio Gasparri
  5. Niccolò Ghedini
  6. Piero Longo
  7. Maurizio Paniz
  8. Claudio Scajola
  9. Renato Schifani
  10. Denis Verdini

Esattamente un anno fa veniva pubblicata la quinta puntata delle Pudenda, la ricercatissima Vip Edition. In occasione della lugubre ricorrenza, Bue punto zero vi offre oggi la sua evoluzione più estrema, la più ripugnante che si possa concepire.

Tra naturale capacità di delinquere, corruzione, mafia, eversione e servilismo, in questa lista ci sono almeno 500 anni di galera, oltre ad una dose innominabile di vergogna.

Incluso nel pacchetto offriamo anche il manifesto dei manigoldi in Parlamento, declamato da uno degli avvocati che alacremente li difendono dai velenosi artigli della giustizia. Solo per stomaci forti.

Anomalia di sistema


Attenzione: questo articolo di supporto tecnico è stato tradotto con metodi automatici, e pertanto non è possibile garantirne l’accuratezza. Utilizzalo a tuo rischio e pericolo.


Sommario:

È stata rilevata un’anomalia del sistema che ne può compromettere l’integrità.

Sintomi:

Il problema si verifica quando si tenta di spostare un elemento particolarmente ingombrante, come nel seguente esempio:

Sto spostando Berlusconi in prigione...

Quando il processo è quasi arrivato al termine, potrebbe interrompersi a seguito di un timeout con la visualizzazione del seguente messaggio:

Errore di sistema: tempo scaduto

L’errore può provocare la perdita irreversibile tutti gli elementi elaborati durante il processo.

Cause:

L’anomalia sembra essere causata dall’infezione di malware come quelli descritti in questo articolo.

Risoluzione:

Al momento non sono note procedure per risolvere l’anomalia. È possibile che il problema venga superato solo con l’abbandono della versione attuale del sistema e il rilascio di una versione completamente nuova.

Workaround:

Per gli utenti che non possono convivere con l’anomalia, esiste un workaround. Apri il menu Start, clicca su Opzioni, clicca su Opzioni Avanzate. Si apre una finestra. Buttati giù.





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In un mondo perfetto

La tassa patrimoniale di Monopoli

In un mondo perfetto la locuzione “crisi economica” non avrebbe significato. In un mondo perfetto il denaro non esisterebbe, tutti lavorerebbero gratis e si uscirebbe dal supermercato col carrello pieno senza pagare nulla.

Accade che il nostro mondo non sia perfetto e che tutto o quasi tutto sia regolato dal profitto, al punto che la democrazia sta per essere commissariata dalla finanza. Ciò potrebbe apparire intollerabile, se non fosse che in questo stesso mondo imperfetto c’è anche chi vota per l’onorevole Berlusconi. Potendo scegliere il male minore, opteremmo quindi volentieri per il commissariamento.

Da quando è in politica, l’onorevole Berlusconi è apparso interessato principalmente a tre cose: evitare i tribunali, consolidare il suo patrimonio e divertirsi con le mignotte. Lasciando fare a lui, tutto il resto va inevitabilmente in malora. Questo è il male maggiore.

Che dire invece dell’onorevole Monti? Probabilmente è il tipo che a giocarci assieme a Monopoli ti lascia in mutande dopo cinque minuti. Ma se l’interesse dell’alta finanza è avere dei polli da spennare (oppure volendo, per stare in tema, delle mucche da mungere), essa avrà cura che i medesimi polli si conservino in buona salute, per poter continuare a spennarli. Questo è il male minore.

Almeno fintantoché l’onorevole Berlusconi non pescherà dal mazzo l’agognato imprevisto che lo porterà dritto in prigione senza passare dal via.