Maschio e femmina li mutò

Che già nel tardo Precambriano si fosse sviluppata una forma di vita capace di dare luogo ad una civiltà evoluta e organizzata nessuno fino a poco tempo fa l’avrebbe minimamente sospettato, ma le centinaia di milioni di anni che sono trascorse dalla sua estinzione spiegano facilmente la quasi totale assenza di tracce del suo passaggio. Il vero colpo di fortuna è il recente ritrovamento di alcuni frammenti ben conservati di una sorta di stele, recante le evidenti tracce di una scrittura ideografica. La datazione del reperto, che precede di poco (in termini di ere geologiche) la cosiddetta “esplosione cambriana”, è la chiave che ha permesso di tradurre alcuni brevi passi dell’antichissimo testo, di cui riportiamo la versione ad oggi considerata più attendibile. A nessuno può sfuggire l’importanza di questo documento, che testimonia uno snodo cruciale nell’evoluzione della vita sulla terra.

[…] e pertanto si è reso necessario che il Consiglio dell’Ordine deliberasse azioni correttive da intraprendere contro il proliferare di questa grave devianza. La purezza della nostra stirpe è fedele infatti all’eterna legge della natura, secondo cui ciascun individuo darà origine ad una discendenza di creature a lui conformi; e qualora una di esse si rivelasse corrotta nella sua integrità […]

Recentemente tuttavia si è osservata la diffusione di esseri che, per un inspiegabile e infausto gioco del destino, hanno perduto il bene della fecondità, e non potendo più riprodursi secondo natura, invece di estinguersi — come sarebbe giuridicamente ineccepibile e moralmente doveroso — hanno sviluppato un disperato ripiego: la capacità di unirsi a coppie e, mescolandosi tra di loro, di dare origine a mostruosi esseri ibridi che presentano alcune somiglianze con ciascun genitore assieme ad altre caratteristiche apparentemente nuove, difformi da qualunque cosa sia stata mai osservata in precedenza.

La portata di questo evento non è stata compresa pienamente se non in tempi recentissimi. Non si tratta semplicemente del rischio che la nostra antica e venerabile lingua venga storpiata dalla turpe abitudine di declinare al plurale un vocabolo come “genitore” che per sua natura ammette solo il singolare. Non si tratta neppure di trovare il modo, per rispetto del pudore e della decenza, di segregare e nascondere alla vista le deplorevoli attività di queste creature e la loro detestabile prole. […]

Qui è in gioco la sopravvivenza non solo della nostra civiltà, ma della vita quale noi la conosciamo. È stata sufficiente infatti un’attenta osservazione del fenomeno e della sua capacità di dare origine a imprevedibili varianti per comprendere che, in assenza di interventi decisi e radicali, nel volgere di poco tempo la Terra in preda al caos si colmerà di mostruose creature di ogni forma e dimensione, che sconvolgeranno in maniera irreversibile l’ambiente e ridurranno noi, onorati membri dell’Ordine, alla marginalità.

Al fine di eliminare alla radice un siffatto rischio, si stabilisce quindi di agire in maniera immediata procedendo innanzitutto a […]

Articolo precedente
Lascia un commento

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.