Di’ qualcosa di sinistro

Se non ci fossimo assuefatti a poco a poco, probabilmente sentendo locuzioni come “medici nazisti e PM stalinisti” penseremmo che siano tratte da una conferenza sul periodo pre-bellico o dalla trascrizione di un messaggio in codice trasmesso da un agente segreto nell’Europa di un’ottantina di anni fa. Invece ci pare quasi normale che siano riferite al qui ed ora della situazione politico-giudiziaria italiana.

C’è però almeno una cosa che stona, ed è il silenzio di quel cittadino che dovrebbe essere il primo garante di ogni istituzione della Repubblica, e che invece in queste occasioni se ne sta buono buono in un angolino. Parlo di quel cittadino che intrepidamente si indigna quando sente dire da uno straniero la nuda verità sul nostro Paese, ma che sulle questioni davvero importanti sistematicamente evita di prendere posizione. Ora sarebbe forse troppo pretendere che il Capo dello Stato in questi ultimi giorni del suo mandato riuscisse anche solo parzialmente a redimersi rispondendo per le rime alle provocazioni di quei criminali che tuttora infestano il nostro Parlamento. Ma per favore, Napolitano, di’ qualcosa. Se proprio non hai altro da dire, di’ almeno che sei d’accordo.

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3 commenti

  1. Be’, se chi tace acconsente……..

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  2. marinabo43

     /  12 marzo 2013

    Caro Bue, avrai visto che, seguendo il tuo consiglio, il nostro ineffabile Presidente ha parlato… un colpo la cerchio e uno alla botte, come suo solito. Solo che ha tralasciato il fatto che il cerchio e la botte non si equivalgono. Tra una banda comprendente numerosi pluri-indagati che invadono un palazzo di giustizia e i magistrati che cercano di fare il loro lavoro senza guardare in faccia nessuno, il Nostro non sa fare altro che raccomandare di abbassare i toni. Ma che toni dovrebbero abbassare i pubblici ministeri e i giudici? E perché dovrebbero permettere a un delinquente abituale che ha tre processi in corso di occuparsi di politica, cioè, teoricamente, del bene di tutti (compreso il mio? No grazie, lasci perdere, non si disturbi…) Mi viene da vomitare.

    PS. Il povero imputato non può andare in aula per via che ha degli sbalzi di pressione. Caro Bue, non pensi che sia un fenomeno comune a molti imputati? “Povero me, signor giudice, mi processano! Mi sale la pressione!” A questa stregua non si processerebbe più nessuno.

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