Il naufragio

Proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno: due anni fa su un governo come questo ci avremmo quasi messo la firma. E neppure i due anni intermedi sono trascorsi invano: ci sono serviti per abituarci a ciò che altrimenti ora ci sembrerebbe semplicemente osceno. Già avevamo appreso infatti che PD e PdL, sostenendo il governo Monti, si erano scoperti a condividere sostanzialmente gli stessi programmi. E così ci ritroviamo ora con Napolitano al Colle e con un governo targato PD-PdL-Monti, esattamente quello che c’era prima delle elezioni.

Andando avanti di questo passo, salvo drastiche e imprevedibili rotture in corsa, non si può nemmeno escludere che il PD alle prossime elezioni si presenterà in coalizione con il PdL, magari cambiando nome: potrebbe ad esempio essere la volta del PCI: Partito del Comune Inciucio, che per noi però varrà come Popolo Comunque Inculato.

Solo tra molti anni potremo disporre di una lettura distaccata degli eventi che hanno portato a questa situazione. Ciò che probabilmente rimarrà a lungo oggetto di dibattito è la quantificazione delle percentuali di stupidità e di malafede che hanno contribuito a portare il PD dove è in questo momento.

Senza scavare troppo indietro nel tempo, basta pensare alla recente campagna elettorale per far sorgere il forte sospetto che il PD non avesse alcuna intenzione di vincere le elezioni, perché in caso contrario ne avrebbe fatta una. Naturalmente è legittimo pensare che l’intenzione sottintesa fosse favorire Berlusconi, dando quindi pienamente ragione a Grillo. Ma è anche possibile che più semplicemente non volessero vincere perché non avrebbero avuto idea di che cosa fare né di come farlo. In questo caso l’esito delle elezioni, prive di un vero vincitore, non sarebbe per nulla infausto, ma al contrario provvidenziale: almeno il PD ha qualcuno che lo toglie dall’imbarazzo definendo il programma di governo al posto suo.

Pensando poi a come sono andate le cose tra PD e il MoVimento 5 Stelle, possono nascere altri sospetti circa l’effettiva volontà da entrambe le parti di mettere in piedi un discorso costruttivo. La situazione di partenza era indubbiamente ostica: da una parte il PD aveva promesso di non fare alleanze con Berlusconi, senza forse rendersi conto che l’alleanza con Berlusconi era ormai cosa fatta, già consegnata alla storia, dall’altra Grillo aveva promesso di non fare alleanze di alcun tipo, senza rendersi conto che nel momento in cui un partito che parte per fare opposizione prende abbastanza voti da essere determinante per la formazione del governo le strategie devono necessariamente essere rivedute. E si è partiti subito col piede sbagliato, con la pretesa dei grillini di trasmettere in mondovisione gli incontri tra i rappresentanti dei due schieramenti: un modo ingegnoso per garantire che se ne uscisse con un nulla di fatto.

Se gli incontri si fossero tenuti a porte chiuse, e se il PD avesse davvero voluto evitare di governare con Berlusconi, i suoi rappresentanti avrebbero potuto fare l’unico discorso che forse avrebbe sortito qualche risultato. Un discorso del tipo: “Dite le vostre condizioni, e io le esaudirò. Volete che mi dimetta? Volete che attraversi di corsa piazza san Pietro completamente nudo gridando “il Papa è gay”? Volete che stupri mia nonna e poi la butti  giù da un ponte? Chiedetemi qualunque cosa, ma risparmiate a noi e a tutto il Paese un altro governo Berlusconi.”

Essendo in diretta certe cose non si potevano dire (forse le hanno poi dette a Berlusconi, a porte chiuse), ma a qualche alternativa si poteva pure pensare. Ad esempio: “Come avete richiesto, tutto il mondo ci sta ascoltando, e quello che diciamo sarà conservato a futura memoria. Ora per favore dite chiaramente ai vostri elettori che voi volete che Berlusconi torni ancora al governo”. Quelli naturalmente avrebbero iniziato a far girare il solito disco rotto: la colpa è solo vostra, non facciamo alleanze, valuteremo caso per caso, eccetera. Ma la richiesta andava ripetuta, sempre identica, fino allo sfinimento. Non ne sarebbe uscito comunque nulla, ma forse di fronte a risposte sempre più raffazzonate e insulse le certezze granitiche di qualche elettore 5 stelle alla lunga si sarebbero un po’ indebolite.

Se queste cose non sono successe, probabilmente è perché non c’era volontà da nessuna delle due parti di arrivare ad un accordo, era già scontato che sarebbe rimasto tutto com’era prima. Ma se nel caso del PD, come si è detto, rimane qualche dubbio, nel caso dei 5 stelle abbiamo la certezza che all’origine di tutto c’è solo e soltanto la stupidità. La prova si è avuta nel colloquio di Letta con i capigruppo e altri parlamentari del MoVimento. Ad un certo punto il tizio che siede al fianco di Crimi interviene affermando che a suo avviso tra i punti esposti da Letta manca un riferimento alla legge elettorale. Crimi allora riprende la parola e dopo aver pronunciato parole come “giustizia”, “anticorruzione” ed “etica”, afferma che si tratta di temi che a loro stanno a cuore e auspica che entrino nell’agenda politica del governo, sottintendendo ovviamente che al momento non ci sono. Ma far notare a Letta queste lacune, nel momento in cui lo si sta costringendo a formare un governo assieme a Berlusconi, è un po’ come accaparrarsi la scialuppa di salvataggio di una nave che affonda, e poi far educatamente notare a quei passeggeri a cui non resta che aggrapparsi a qualche rottame galleggiante che i loro supporti non sono omologati per la navigazione. E se in quel frangente nessuno dei suoi colleghi gli ha dato un calcio o almeno un pizzicotto per farlo tacere, evidentemente lì dentro le teste di cazzo sono ben più di una.

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2 commenti

  1. anna

     /  1 Maggio 2013

    Non voglio morire democristiana, nè con ministri di CL. Che gli alieni ci salvino !

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    • Se ci fosse un’invasione aliena, Berlusconi andrebbe loro incontro con la sua astronave privata e li inviterebbe in una sua villa a fare il bunga bunga. Poi si farebbe nominare ministro dei rapporti interplanetari, e trasmetterebbe via satellite programmi di intrattenimento per alieni, infarciti di pubblicità. Meglio se riusciamo a cavarcela da soli…

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