Venticinque aprile

Il venticinque aprile è la festa nazionale della restaurazione del fascismo, e non si può tollerare che si canti una canzone partigiana: infatti nei giorni scorsi ad Alassio qualcuno ha cercato di vietare ai ragazzi delle scuole l’esecuzione di “Fischia il vento”, il cui testo osa definire il fascista nientemeno che “vile e traditore”.

Per quest’anno, a quanto pare, non ci è riuscito: in via del tutto eccezionale è stata concessa una deroga. Se volete cantare o ascoltare canzoni partigiane, però, fatelo ora: da qui a un anno la musica potrebbe essere cambiata.


I nuovi eroi

Ci sono cose che non possiamo dimenticare.

I padri dei nostri padri e le madri delle nostre madri hanno combattuto e talvolta versato il proprio sangue perché noi potessimo vivere in una nazione libera. Perché potessimo scegliere da chi essere governati, anche eleggendo chi non la pensa come loro, anche chi oggi li disprezza. Per questo col tempo le targhe che portano i loro nomi, affisse in migliaia di vie e piazze in tutto il Paese, saranno rimosse per far posto ai nomi di nuovi eroi come Craxi o Mangano.

Possiamo accettare che i nostri nonni abbiano combattuto per permettere a noi di votare Berlusconi, ma, senza nulla togliere alla loro memoria, anche noi possiamo reclamare il diritto a trovarci dei nuovi eroi.  E in attesa che si facciano avanti più degni e meritevoli pretendenti al ruolo, sarebbe forse il caso di rivalutare una figura come quella di Massimo Tartaglia.