Pudenda #7

  1. Maurizio Bianconi
  2. Donato Bruno
  3. Nicolò Cristaldi
  4. Giovanni Dell’Elce
  5. Benedetto Francesco Fucci
  6. Maurizio Iapicca
  7. Barbara Mannucci
  8. Lorena Milanato
  9. Alessandro Pagano
  10. Stefano Saglia

Fosse per loro, Berlusconi e i suoi squallidi ministri sarebbero ancora al governo. Ora però nove deputati su dieci appoggiano il governo Monti, e otto italiani su dieci, stando ai sondaggi, lo giudicano positivamente.

Sarà che, dopo Berlusconi, a Palazzo Chigi anche una mandria di bufali avrebbe fatto un figurone. Ma se un governo messo in piedi in pochi giorni con il dichiarato obiettivo di imporre a tutti sacrifici da un tizio che fino a due settimane fa era ai più un perfetto sconosciuto riscuote così larghi consensi, mentre del precedente governo nominato sulla base di una compatta maggioranza suffragata dalle urne quasi tutti pensano che la cosa migliore che abbia fatto è togliersi di mezzo, non potrebbe forse nascere il sospetto che la democrazia sia una boiata pazzesca?

(Non sai che cosa sono le Pudenda? Riparti dall’inizio)

Patente di Giuda

Come potete vedere, Bue punto zero mantiene ciò che promette.

Premesso che la figura di Giuda può essere oggetto di diverse interpretazioni, in questo contesto vogliamo assegnarle un significato ben definito e delimitato: non quello più popolare, ma poco pregnante, di traditore; l’Iscariota è stato scelto come emblema di una persona esecrabile che compie una singola azione utile e meritoria, foriera di conseguenze dalla portata storica, senza che questo la redima, ma anzi la renda ancora più esecrabile.

Patente di Giuda

L’attestazione di questa qualifica è riservata a coloro che, dopo una vita di incondizionato sostegno al cavaliere Silvio Berlusconi e ai suoi governi, un attimo prima del probabile tracollo lo hanno abbandonato, accelerando così il tracollo stesso.

A costoro non va la nostra gratitudine, ma il più viscerale disprezzo.

Gabriella Carlucci: patente di Giuda

Pudenda #6

  1. Stefano Allasia
  2. Francesco Colucci
  3. Marco Desiderati
  4. Amedeo Laboccetta
  5. Dore Misuraca
  6. Gianni Mancuso
  7. Emanuela Munerato
  8. Manuela Repetti
  9. Pierguido Vanalli
  10. Giacomo Stucchi

La pur notevole astensione di pochi dissidenti nel voto dell’8 novembre ha messo in ombra un fatto quantomai deprecabile: 308 dico trecentootto parlamentari (va be’, facciamo trecentosette, senza contare Berlusconi) hanno insistito nell’appoggiare l’attuale governo-zombi, attirando su di sé una nuova traboccante dose di vergogna. Dieci di essi sono da oggi insigniti del disonore delle Pudenda di Bue punto zero. Non dimenticate i loro nomi.

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Che cosa resterà

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Pudenda #5 – Vip Edition

  1. Gian Carlo Abelli
  2. Margherita Boniver
  3. Raffaele Calabrò
  4. Gabriella Carlucci
  5. Giuseppe Ciarrapico
  6. Ombretta Colli
  7. Marcello Dell’Utri
  8. Manuela Di Centa
  9. Lamberto Dini
  10. Marcello Pera

Per celebrare la ricorrenza odierna, questa volta non pubblichiamo la solita lista di parlamentari sconosciuti o semisconosciuti. Oggi è la volta dei Vip. Anche se i loro nomi vi sono già noti può essere utile ripercorrere le loro gesta, che in alcuni casi risalgono addirittura alla Prima Repubblica (per iniziare potete cliccare sui cognomi in rosso. Avvertenza: la lettura può causare bruciori di stomaco, sbalzi d’umore, scatti d’ira). Se poi dovesse capitarvi di partecipare a qualche evento o manifestazione pubblica in cui fossero invitati questi illustri concittadini, non dimenticate di portare gli ortaggi.

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Pudenda #4

  1. Battista Caligiuri
  2. Giuseppe Esposito
  3. Renato Farina
  4. Antonino Foti
  5. Giuseppe Leoni
  6. Eugenio Minasso
  7. Settimo  Nizzi
  8. Lorenzo Piccioni
  9. Mariarosaria Rossi
  10. Roberto Speciale

Che cosa ce ne facciamo di questa lista? vi chiederete. Be’, in primo luogo dovreste leggerla. In secondo luogo, rileggerla con più attenzione per fissare i nomi nella memoria. Terzo, provare vergogna. Quarto, contribuire a diffonderla assieme alle istruzioni qui fornite.

Nient’altro? Se volete, potete aggiungere altre iniziative di vostra invenzione. Come ho spiegato in precedenti occasioni, queste Pudenda hanno come scopo essenziale quello di far conoscere al maggior numero possibile di persone i nomi ivi contenuti, che ai più risultano, in base ai rigorosi test effettuati, del tutto ignoti. Ciascuno potrà poi farne l’uso che vuole, rispondendone esclusivamente alla propria coscienza. Ad esempio potreste invitarli a cena, specie se siete pessimi cuochi, reperendo i necessari contatti in questo sito istituzionale.

Per saperne di più, leggi gli articoli correlati.

Abbiate fiducia (Pudenda #3)

  1. Lucio Barani
  2. Sandro Biasotti
  3. Sabrina De Camillis
  4. Antonio Distaso
  5. Eraldo Isidori
  6. Antonio Milo
  7. Nicola Molteni
  8. Carmelo Porcu
  9. Americo Porfidia
  10. Erica Rivolta

A loro la fiducia non manca, anzi ne hanno da vendere.

Abbiate fiducia anche voi, e soprattutto sostenete l’iniziativa di Bue punto zero.

Pudenda #2

  1. Giorgio Bornacin
  2. Maurizio Del Tenno
  3. Agostino Ghiglia
  4. Paola Goisis
  5. Ugo Lisi
  6. Salvatore Mazzaracchio
  7. Guglielmo Picchi
  8. Oreste Tofani
  9. Piergiorgio Stiffoni
  10. Valentino Valentini

Se li conoscete, sapete già che sarebbe bene, per quanto possibile, evitare la loro compagnia. Altrimenti potrete appagare la vostra curiosità leggendo la prima di queste deplorevoli liste.

Iniziativa “liste della vergogna”, altrimenti dette “pudenda”

(NB: è disponibile una nuova pagina che presenta l’iniziativa in modo più articolato)

Il termine latino “pudenda”, gerundivo di pudeo (“ho vergogna”), è usato per indicare le cose di cui ci si deve vergognare. In epoche passate era costume tenere ben nascosto tal genere di cose, ma dai tempi dei latini molte abitudini sono cambiate, e oggi è al contrario assai comune che le pudenda vengano esposte in pubblico. Questa scelta può avere un effetto catartico, ed auspicabilmente potrebbe aiutare a far cadere il Governo [NB: questa proposizione era riferita al precedente governo Berlusconi: la caduta dell’attuale governo Monti resta comunque auspicabile come corollario allo scioglimento delle Camere]. Tutti possono utilmente partecipare a questa lubrica iniziativa.

I seguenti articoli includono alcune delle massime vergogne d’Italia assieme a spiegazioni dettagliate sugli obiettivi e sui metodi dell’iniziativa. Se gestisci un blog o qualunque altro tipo di sito Web, sei invitato a partecipare: non solo non costa nulla, ma in prigione troverai vitto e alloggio gratis (forse).

–> Pudenda #1 <– (la prima lista con annessa illustrazione dell’iniziativa)

–> Le liste della vergogna <– (approfondimento sugli obiettivi dell’iniziativa)

–> Pudenda #2 <–

–> Pudenda #3 <–

–> Pudenda #4 <–

–> Pudenda #5  <– (Vip Edition)

–> Topi all’arrembaggio <– (il primo successo di Bue punto zero)

–> Pudenda #6 <–

–> Pudenda #7 <–

–> Pudenda #8 <–

Pudenda #1

Come preannunciato in un precedente intervento, pubblico oggi la mia prima lista. Concentratevi e procedete con calma.

  1. Carla Castellani
  2. Carlo Ciccioli
  3. Giovanni Fava
  4. Isidoro Gottardo
  5. Simonetta Licastro Scardino
  6. Marco Martinelli
  7. Piergiorgio Massidda
  8. Giovanna Negro
  9. Fabio Rizzi
  10. Paolo Tancredi

Se non avete riconosciuto questi nomi, vuol dire che ho già segnato un punto; altrimenti potete saltare direttamente al prossimo paragrafo. Nel primo caso sarete forse curiosi di sapere chi sono questi Carneade e perché li ho esposti qui. Ebbene, anche se mi disgusta comporre una tale sequenza di lettere sulla tastiera, risponderò: la lista include dieci deputati e senatori della sedicesima Legislatura della Repubblica italiana. E non deputati e senatori qualunque, ma iscritti ai gruppi parlamentari del Popolo della Libertà e della Lega Nord Padania.

Perché, nonostante la ripugnanza che ispira, ho pubblicato questa lista? Ci sono alcuni parlamentari, tra quelli che sostengono il Governo [Berlusconi IV, NdR], i cui nomi tutti conoscono, che operano in prima linea e la cui reputazione è ormai definitivamente compromessa. Ma ce ne sono molti altri che possono sperare, una volta finita la legislatura, di godersi la pensione in un tranquillo anonimato o, peggio ancora, essere rieletti. Che accadrebbe però se, uscendo per l’ultima volta dalla Camera o dal Senato, trovassero le strade tappezzate con manifesti recanti il loro nome stampato a caratteri cubitali e, collocato sotto la minacciosa scritta “Noi non dimentichiamo”, l’elenco delle porcate che hanno votato? Purtroppo quel momento è ancora lontano, ma per muovere un primo passo nella direzione giusta la mia proposta è di diffondere nel Web una serie di liste come quella qui sopra. È importante che ogni lista sia abbastanza breve da permettere a chi la legge di soffermarsi su ciascun nome e memorizzarlo. Naturalmente l’elenco completo si trova sul sito del Parlamento, che è la fonte ufficiale da cui ho tratto, rimestando e pescando a caso con un lungo bastone, la presente lista.

Anche se ammetto che sia molto improbabile che accada, nutro poi la tenue speranza che qualcuna delle persone che ho nominato venga a sapere della mia iniziativa, e che ne sia infastidita. Potrebbe ad esempio domandarmi: “Perché proprio il mio nome, in mezzo a centinaia di altri parlamentari?”. E se mi chiedesse in modo cortese di rimuovere questo articolo, naturalmente mi dimostrerei collaborativo e sarei pronto ad intervenire il giorno stesso in cui il sito del Parlamento desse notizia ufficiale delle dimissioni dell’interessato.

Quando infine l’espressione “deputato/senatore della sedicesima legislatura” sarà universalmente e pacificamente riconosciuta come gravemente lesiva della dignità di colui al quale è accostata, può darsi che sarò costretto a pubblicare una rettifica, poiché come è noto il bavaglio che potrebbe entrare in vigore non si applicherà alle notizie false, ma semplicemente a quelle ritenute offensive dall’interessato.

Fino ad allora, comunque, seguiterò a pubblicare periodicamente nuove liste di nomi pescati a caso dal Parlamento della Repubblica italiana.

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